Le preoccupazioni derivanti dall’emergenza Coronavirus stanno cambiando lo stile di vita di milioni di persone. Il senso di insicurezza è condizionato anche dal bombardamento mediatico di questi giorni, durante i quali registriamo il parere di diversi esperti spesso, tuttavia, discordanti fra loro. Gli scienziati, difatti, appaiono divisi sulla portata del virus e sull’efficacia dei rimedi adottati per contrastarlo. Una cosa però è certa: visto che, ad oggi, contro il Coronavirus non esiste ancora un vaccino, è indispensabile la prevenzione. Pertanto, oltre a rispettare attentamente tutte le indicazioni governative in materia, è bene farsi trovare in buona salute con un sistema immunitario efficace e forte.
A tal proposito, possiamo fare qualcosa mediante l’alimentazione quotidiana e alcuni accorgimenti a tavola? Certo che sì! Ad esempio, una sana alimentazione può ripristinare le funzionalità del nostro microbiota intestinale.
COS’E’ IL MICROBIOTA INTESTINALE?
Per microbiota intestinale si intende un assemblaggio di miliardi e miliardi di batteri, virus e miceti che colonizzano la mucosa intestinale di ogni individuo. Essi condizionano (positivamente o negativamente) non soltanto la funzione digestiva, ma molte altre funzioni, tra cui quella metabolica e finanche quella intellettiva. Inoltre, esiste una una stretta correlazione fra microbiota intestinale e sistema immunitario.
In una recente intervista, il prof. Giovanni Spera, Endocrinologo e Professore Ordinario di Medicina Interna de La Sapienza di Roma è stato molto chiaro a riguardo: <<Oggi, molti studi evidenziano che migliore è lo stato di salute del microbiota intestinale, tanto più efficiente risulta essere il sistema immunitario. Inoltre, è stato dimostrato come, a sua volta, il microbiota sia facilmente influenzabile dalle nostre abitudini alimentari. In sostanza, il microbiota intestinale dipende dalla tipologia e dalle quantità di cibo, alimenti, liquidi, sostanze, farmaci o altro che assumiamo. Quindi, più mangiamo sano, più ottimizziamo il microbiota intestinale, più avvantaggiamo il nostro sistema immunitario.>>
COME POSSIAMO RAFFORZARE IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO ATTRAVERSO L’ALIMENTAZIONE?
- Esistono tante scuole di pensiero e diversi metodi. Una delle tante ipotesi è quella di seguire una dieta chetogenica, che prevede un ridotto apporto di carboidrati. <<Le diete chetogeniche sono veri e propri strumenti terapeutici che trovano applicazione in specifiche patologie e in vari ambiti. Danno un loro decisivo contributo per il trattamento dell’Obesità, del Diabete Mellito di Tipo 2, dell’Epilessia, dell’Emicrania. Inoltre, fungono da coadiuvanti nel trattamento di malattie neuro degenerative ed oncologiche. L’uso di protocolli a base di diete chetogeniche ha dimostrato una netta riduzione dello stato infiammatorio generalizzato comune a tutte le patologie citate. E, soprattutto, un vero e proprio reset del microbiota intestinale. In virtù del nuovo equilibrio tra le popolazioni batteriche, il microbiota è in condizione di dare il suo contributo per il raggiungimento dei singoli obiettivi terapeutici. Va sempre ricordato, però, che le diete chetogeniche non possono superare le 2-3 settimane e devono essere gestite con oculatezza da specialisti competenti. >>
POSSIAMO DIFENDERCI DAL CORONAVIRUS TRAMITE L’ALIMENTAZIONE?
Non è né provato né tantomeno dimostrato, ma è plausibile che almeno indirettamente sia possibile.
<<Il Coronavirus aggredisce in maniera diversa le persone. Agisce, cioè, con maggiore possibilità di arrecare danno in base a diversi fattori, quali l’età e l’attuale stato di salute generale di un individuo. Ciò è dovuto alla capacità di reazione e difesa del sistema immunitario, differenti in ognuno di noi. Il primo passo è, quindi, una corretta alimentazione. Dobbiamo eliminare gli abusi di cibi che “infiammano” l’organismo. Ad esempio, evitare l’eccesso di carboidrati e di zuccheri semplici, in grado spesso di creare la cosiddetta “disbiosi intestinale”. Mangiamo con poco sale, innanzitutto. Scegliamo fonti proteiche selezionate, come pesce e legumi. Garantiamoci sempre un buon apporto di acidi grassi insaturi e polinsaturi, come quelli della frutta secca e dell’olio d’oliva. Facciamo abbondante uso di vegetali ricchi di oligoelementi e soprattutto di fibre.>>
Sono semplici accorgimenti alimentari facilmente osservabili, anche in un periodo di quarantena più o meno forzata come questo. <<Così facendo, ottimizzeremo composizione e funzione del nostro microbiota intestinale. Di conseguenza, anche l’efficacia difensiva del nostro sistema immunitario nei confronti di agenti patogeni esterni. Quindi anche nei confronti del Coronavirus, perché no?>>
QUALI SONO LE BUONE NORME DA SEGUIRE?
Premesso che il Coronavirus non si trasmette attraverso il cibo, è possibile fare prevenzione anche a tavola.
Ecco le direttive dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità):
- Lavarsi le mani ogni qualvolta si entri a contatto con il cibo;
- Rispettare le regole per la conservazione e la cottura dei cibi, evitando così rischi inutili;
- Rinunciare possibilmente a cibi di origine animale crudi o poco cotti;
- Evitare il contatto fra cibi crudi e cotti all’interno dello stesso frigo.
QUALI SONO I CIBI PIU’ INDICATI PER RAFFORZARE LE DIFESE IMMUNITARIE?
Una giusta alimentazione, volta a fortificare le difese immunitarie contro l’infezione virale, predilige cibi con un’elevata concentrazione di fibre, prebiotici e probiotici. Sì, ad esempio, a yogurt e kefir (preferibile al latte). Via libera ai limoni (ricchi di vitamina C) accompagnati da acqua calda. Bene i semi di lino (fonte di omega-3). Consigliato anche l’uso di grano saraceno, olio extravergine d’oliva e frutta secca.
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