L’ampia attenzione mediatica sul Coronavirus tende a trascurare un tema che, invece, è fondamentale per una efficace prevenzione dal contagio. Parliamo del rapporto con noi stessi, ossia del rafforzamento del nostro terreno interiore che, a sua volta, entra in contatto con il mondo esterno. <<Questo argomento è il grande assente del dibattito scientifico>>, dichiara il dottor Franco Berrino, epidemiologo, già direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto tumori di Milano. <<Fin dai tempi di Pasteur sappiamo che le malattie infettive dipendono dal contatto con il microbo o il virus, ma anche dal terreno, il nostro terreno. È quello che coltiviamo dentro di noi. Attraverso tre vie fondamentali: quella del cibo, del movimento e della meditazione, che servono per fortificarlo e difenderci dalle infezioni>>.

L’ALIMENTAZIONE COME STRUMENTO DI DIFESA

<<Partiamo da queste considerazioni. Tutti i più importanti studi epidemiologici che seguono le abitudini alimentari di centinaia di migliaia di persone, in Europa come negli Stati Uniti d’America, hanno dimostrato che chi ha un’alimentazione ricca di fibre vegetali, soprattutto cereali integrali, muore meno, oltre che di diabete, di infarto e di cancro, anche di malattie infettive. 50 grammi di cereali integrali al giorno riducono significativamente la mortalità per malattie infettive e 90 grammi al giorno la riducono del 25%. È sufficiente mangiare pane integrale invece di pane bianco, riso integrale invece di riso bianco, oppure zuppe di orzo o farro decorticato, o sorgo, miglio, grano saraceno. Le fibre fanno funzionare bene l’intestino, nutrono i microbi buoni che vivono nell’intestino e lo mantengono in buona salute, e se l’intestino è sano anche il sistema immunitario è sano e ci difende dalle infezioni.>>

PIU’ FIBRE VEGETALI, MENO CARNE, ZUCCHERI E ALIMENTI RAFFINATI

<<Il consumo di alimenti raffinati rende più vulnerabili alle infezioni. Lo zucchero, ad esempio, è uno dei grandi nemici del sistema immunitario, poichè riduce la capacità dei globuli bianchi di inglobare e distruggere batteri. È noto, inoltre, che il carico glicemico della dieta aumenta lo stato infiammatorio. Meglio evitare i cibi con indice glicemico molto alto: come detto, oltre allo zucchero, pane bianco farine raffinate (00 e 0), ma anche patate, dolciumi commerciali, cerali raffinati, mais, fiocchi di mais, pop-corn e banane mature. Inoltre, è bene evitare salumi e carni rosse. Oggi mangiamo fin troppe proteine, circa il doppio di quanto abbiamo bisogno. Meglio mangiare prevalentemente cibi vegetali.>>

CONSIGLI PER LA CUCINA

<<Qualcosa di semplice e gustoso, come il riso integrale. Prendete un volume di riso integrale e due di acqua fredda; quando bolle mettete il fuoco al minimo, il sale, il coperchio e la sveglia a 45 minuti, poi spegnete il fuoco e muovete il riso con bacchette di legno. Miglio decorticato: un volume di riso in tre volumi di acqua calda per 25-30 minuti. Orzo o farro decorticati: un volume in tre di acqua, a freddo, e fate cuocere a fuoco basso per 45 minuti (meglio prima ammollare il cereale in acqua per qualche ora, ma non indispensabile). Grano saraceno: uno a due per 20 minuti. Oggi sono in commercio ottime polente di saraceno istantanee. Impastando la farina di saraceno con la purea di zucca o di cavolfiore, inoltre, si possono preparare ottimi gnocchi. Io li condisco con un sugo preparato mescolando un cucchiaio di miso, tre o quattro cucchiai di tahini e cinque o sei cucchiai di acqua. I cereali integrali, così preparati, risultano talmente buoni che è sufficiente condirli con poco olio extravergine d’oliva, ma ancor meglio con verdure e legumi.>>

IL CALDO PUO’ DIFENDERCI DAL VIRUS?

<<I virus amano il freddo, per cui in questo periodo non mangiamo gelati e frutti tropicali, e non prendiamo antipiretici quando abbiamo la febbre. È ben dimostrato che prolungano la malattia. Può essere invece utile prendere integratori di zinco, che stimolano la generazione di cellule naturali che uccidono virus, batteri e cellule tumorali. Uno studio su un gruppo di anziani residenti in case di riposo ha mostrato che chi ha alti livelli di zinco nel sangue ha un minor rischio di sviluppare polmoniti. Può inoltre essere utile assumere probiotici con lattobacilli e bifidobatteri: alcuni studi ne hanno evidenziato l’effetto protettivo e curativo sull’influenza. Per quanto riguarda le piante medicinali, suggerisco l’echinacea. Questa pianta può ridurre il rischio di polmonite in chi ha l’influenza, riducendo l’adesione dei batteri alle cellule della mucosa bronchiale.>>

L’IMPORTANZA DELL’ESERCIZIO FISICO

<<È dimostrato che un moderato esercizio fisico riduce il rischio di contrarre l’influenza, mentre esercizi intensi potrebbero aumentare la suscettibilità. Attualmente è possibile uscire di casa solo per attività essenziali, quindi per fare sport è necessario cambiare alcune abitudini. Ma è possibile farlo in casa: cyclette, esercizi a corpo libero sono facilmente eseguibili anche in un contesto domestico! Io metto della musica e faccio aerobica: steptouch, V-step, knee-up, marching… È bellissimo, non l’avevo mai fatta. Mezzora e la vita riparte. E poi l’elastico, per irrobustire e tonificare i muscoli.>>

MEDITAZIONE E SPIRITUALITA’

<<Studi sperimentali hanno esaminato gli effetti della meditazione sul sistema immunitario, constatando una ridotta espressione dei geni dell’infiammazione. Uno studio ha anche mostrato che, dopo un paio di mesi di pratica di meditazione, la vaccinazione antinfluenzale è più efficace. Da uomo di scienza, non sottovaluterei comunque gli effetti spirituali dell’esercizio della preghiera. La preghiera è la forma occidentale di meditare. Difficile che la preghiera tipo ‘Mio Dio non farmi ammalare’ aiuti. Ma la devozione, la preghiera in cui ti abbandoni completamente alla dimensione cosmica di Dio, in cui dimentichi te stesso, il tuo ego, è probabile che aiuti. In definitiva, anche in tempi di epidemia, la pratica di queste tre vie ci può aiutare.>>

Ti ricordiamo che la gamma di integratori alimentari di Cortex Italia è quanto mai utile in un periodo come questo dove, a causa della quarantena, aumentano le possibilità di un’alimentazione sbagliata. Conseguentemente non solo di aumentare di peso, ma anche di avere un abbassamento delle difese immunitarie.