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    AUMENTA LE TUE DIFESE IMMUNITARIE!

    L’arrivo delle temperature rigide comporta una serie di fattori di rischio per la nostra salute. Questo particolare periodo dell’anno, infatti, coincide generalmente con un calo delle difese del nostro sistema immunitario. Ciò significa che siamo maggiormente vulnerabili ed esposti all’attacco pericoloso di virus e batteri.  

    PERCHE’ SIAMO PIU’ DEBOLI E VULNERABILI?

    I motivi per cui in questo periodo il nostro sistema immunitario si indebolisce possono essere diversi. Ad esempio, la riduzione delle ore di luce solare, oppure il tanto tempo trascorso in luoghi chiusi. Non in ultimo, il peso psicologico dovuto alla pandemia da Covid-19, con il senso di insicurezza e l’ansia crescente per il futuro che di certo non aiutano il nostro benessere.  In uno scenario come questo, non sorprende che il cosiddetto “cambio di stagione” comporti spesso malessere, malumore, stanchezza, apatia, difficoltà a svegliarsi e disagi vari come stipsi o problemi di digestione.  

    Tali manifestazioni sono tutte dovute alla riduzione di serotonina (ormone del buonumore) e dei livelli del suo derivato, la melatonina, sostanza fondamentale per il ritmo sonno-veglia. Anche le malattie da raffreddamento e l’influenza, che prevedono sintomi come mal di gola, tosse, febbre e dolori articolari, sono la prima conseguenza di tutti questi cambiamenti.  

    Pertanto, prevenire i malanni e trovare i giusti alleati per assicurarci la giusta carica di energia è più che mai fondamentale. Ma come è possibile ciò? 

    ECCO COME FARE 

    La risposta è: rinforzare il sistema immunitario, preparando cioè l’organismo a sapersi difendere dagli attacchi esterni. Se adeguatamente rinforzato, il nostro sistema immunitario sarà in grado di attivare una risposta efficace e tempestiva per sconfiggere l’attacco di “ospiti indesiderati” del nostro corpo, azzerando il loro potenziale pericolo per la nostra salute. Ciò vale per tutti gli agenti patogeni esterni che possono aggredirci, compresi quelli per cui, come il Coronavirus, al momento non esistono vaccini. 

    Seguire un’alimentazione equilibrata e conservare uno stile di vita sano sono fattori fondamentali per tenere reattivo il sistema immunitario. Assieme ad essi, anche l’assunzione di specifici integratori può rivelarsi di grande aiuto per rinforzare il sistema immunitario. 

    LA NATURA E’ IL NOSTRO PRIMO ALLEATO

    Come sempre, il nostro primo alleato è la natura. Sono note, ad esempio, le molteplici proprietà terapeutiche delle piante, in grado di stimolare la risposta del sistema immunitario. Fra le piante maggiormente utilizzate con proprietà benefiche superiori c’è l’Aloe Arborescens. 

    L’Aloe Arborescens è una delle circa seicento varietà della pianta, nota soprattutto per le sue riconosciute proprietà antibatteriche e antivirali. Ma non solo. Grazie alle sue proprietà antiossidanti e depurative, viene spesso utilizzata per favorire l’eliminazione delle tossine, specie nei pazienti oncologici. E’ considerata la regina delle piante di fitoterapia e il migliore alleato, specie durante il cambio di stagione e con l’avanzare del freddo, del sistema immunitario nella lotta contro virus, batteri e altri agenti patogeni esterni. 

    FRZ®ALOE ARBORESCENS 

    Proprio perché è fondamentale rafforzare il sistema immunitario, ti consigliamo di utilizzare FRZ®ALOE ARBORESCENS! FRZ®ALOE ARBORESCENS è una bevanda a base di Aloe Arborescens100% naturale, che riprende fedelmente la famosa ricetta del monaco brasiliano di origine italiana Padre Romano Zago 

    Grazie all’azione immunostimolante degli oltre 300 principi bioattivi presenti in ogni singola bottiglia,

    FRZ®ALOE ARBORESCENS è: 

    In grado di apportare una vasta gamma di benefici al tuo organismo! 

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    SISTEMA IMMUNITARIO: ECCO COME RAFFORZARLO ED EVITARE DI AMMALARSI

    Freddo, stress, ansia, stanchezza, mal di gola, raffreddore? In questo cambio di stagione reso ancor più complicato dalla paura per il contagio da Covid-19, ecco come rafforzare il sistema immunitario ed evitare di ammalarsi.

    L’arrivo del freddo autunnale comporta una serie di fattori di rischio per la nostra salute. In questo particolare periodo dell’anno, infatti, tali fattori incidono maggiormente sul nostro benessere psico-fisico. Questo accade poichè, quasi sempre, essi coincidono con un calo delle difese del nostro sistema immunitario. Difatti, in questa stagione siamo tutti maggiormente esposti a virus, batteri e sbalzi termici. I motivi sono i più svariati. Ad esempio, la ripresa dei ritmi quotidiani stressanti, o la riduzione delle ore di luce solare. Inoltre, l’abbigliamento che indossiamo può non essere sempre consono ad affrontare improvvisi cali di temperature. Infine, anche il maggiore tempo trascorso in luoghi chiusi aumenta la nostra vulnerabilità.

    Il cosiddetto “cambio di stagione” spesso comporta malessere, stanchezza, apatia, difficoltà a svegliarsi e disagi vari come stipsi o problemi di digestione. Tali manifestazioni sono dovute alla riduzione di serotonina (ormone del buonumore) e dei livelli del suo derivato, la melatonina, sostanza fondamentale per il ritmo sonno-veglia. Le malattie da raffreddamento e l’influenza che prevedono sintomi come mal di gola, tosse, febbre e dolori articolari, sono la prima conseguenza di tutti questi cambiamenti. Ed ammalarsi adesso, con la pandemia da Coronavirus in corso, è un lusso che nessuno può permettersi.

    Pertanto, qual è il modo migliore per proteggersi ed evitare di ammalarsi?

    LE TRE COMPONENTI FONDAMENTALI

    La soluzione sta nel rinforzare il sistema immunitario, preparando il proprio organismo a sapersi difendere dagli attacchi esterni. Perchè è così importante questo aspetto? Perchè solo rinforzandolo il nostro sistema immunitario può essere in grado di attivare una risposta efficace e tempestiva all’attacco di “ospiti indesiderati” del nostro corpo, sconfiggendoli e azzerando il loro potenziale pericoloso per la nostra salute. Ciò vale per tutti gli agenti patogeni esterni che possono aggredirci, compresi quelli per cui, come il Coronavirus, al momento non esistono vaccini. A tal proposito, va purtroppo ribadito come il rischio di contagio riguardi tutti, nessuno escluso. Pertanto, oltre a rispettare scrupolosamente tutte le più comuni misure di prevenzione (distanziamento, mascherina e gel igienizzante sempre a portata di mano), è bene farsi trovare pronti e con un sistema immunitario efficace e forte.

    Le tre componenti fondamentali per rinforzare il sistema immunitario sono:

    • un’alimentazione equilibrata e ricca di vitamine e sali minerali;
    • uno stile di vita sano che ci consenta di mantenere una buona forma fisica;
    • l’assunzione di integratori che aiutano a rinforzare il sistema immunitario.

    ALIMENTAZIONE

    Un’alimentazione sana è fondamentale per fornire all’organismo tutte le sostanze nutritive che mantengono il sistema immunitario efficiente.

    A tavola occorre quindi evitare eccessi, in particolare il consumo di grassi. Inoltre, bisogna non prendere troppi caffè e non saltare i pasti, soprattutto la colazione. Questo eviterà di esporci ad affaticamento e stress. Via libera a: Vitamina C e A, contenute in arance, limoni, kiwi, carote e peperoni. Non dimentichiamoci della Vitamina D, di cui spesso si diviene carenti in questa fase, a causa della poca esposizione alla luce solare. La troviamo nei pesci grassi (salmone), ostriche, gamberi, burro e funghi. Facciamo il pieno di Omega 3, contenuto nella frutta secca (mandorle e noci) e nel pesce azzurro. Ottima anche la Vitamina E, presente nei cereali integrali e nell’olio extravergine d’oliva. Ok alle proteine (legumi, carni magre e uova), ma senza esagerare. Bene anche i fermenti lattici, che modulano la flora intestinale. Ciò aiuta a prevenire e combattere anche la malinconia e lo stato di depressione stagionale.

    STILE DI VITA

    È poi importante agire in generale sullo stile di vita, abbandonando abitudini nocive. Ad esempio, occorre limitare il consumo di alcool, il fumo di sigaretta e la sedentarietà. Fondamentali sono poi il buon riposo e il benessere mentale, nonchè l’esercizio fisico.

    Purtroppo, a causa delle misure restrittive a cui siamo attualmente sottoposti, è diventato molto difficile fare attività sportiva. Tuttavia, un sano giovamento può arrivare anche da una passeggiata di mezzora all’aria aperta a passo svelto. Inoltre, esistono diversi metodi ed attrezzature che consentono di allenarsi facilmente anche fra le mura domestiche.

    INTEGRATORI PER RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO

    Fortunatamente, per rinforzare il sistema immunitario in questo periodo ci viene in soccorso la natura. Ad esempio, esistono numerosi prodotti fitoterapici che si basano sulle proprietà terapeutiche delle piante per stimolare la risposta del sistema immunitario. Fra le piante maggiormente utilizzate, nessuna ha proprietà benefiche pari a quelle possedute dall’Aloe Arborescens.

    L’Aloe Arborescens è una delle circa seicento varietà della pianta d’aloe, ed è particolarmente nota per le sue riconosciute proprietà antibatteriche e antivirali. Non a caso, viene considerata la regina delle piante di fitoterapia e viene spesso utilizzata, proprio per le sue proprietà antiossidanti e depurative, per favorire l’eliminazione delle tossine, specie nei pazienti oncologici. Le sue proprietà la rendono l’alleato ideale per rafforzare l’azione di scudo svolta dal sistema immunitario nei confronti di agenti patogeni esterni (in particolare, nella fase del cambio di stagione).

    Ed è proprio in relazione a questi benefici che segnaliamo FRZ®ALOE ARBORESCENS, il nuovo integratore distribuito da Cortex Italia. FRZ®ALOE ARBORESCENS è una bevanda a base di Aloe Arborescens, che riprende fedelmente la famosa ricetta del monaco brasiliano di origine italiana Padre Romano Zago. Grazie all’azione immunostimolante degli oltre 300 principi bioattivi presenti in ogni singola bottiglia, FRZ®ALOE ARBORESCENS rafforza efficacemente il sistema immunitario e fornisce un contributo fondamentale alla rigenerazione cellulare. Oltre a stimolare la risposta del sistema immunitario, FRZ®ALOE ARBORESCENS è in grado di pulire il sangue e disintossicare l’organismo. Le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche consentono anche di lenire i sintomi di diverse patologie, nonchè di favorire la regolarizzare delle funzioni digestive. In tal senso, contrasta stitichezza e gastrite in quanto, rigenerando le mucose gastrointestinali, svolge un’efficace azione di gastroprotettore. Non in ultimo, possiede notevoli proprietà anti-invecchiamento e anti-stress.

    In poche parole, FRZ®ALOE ARBORESCENS è proprio quello che serve ora al sistema immunitario!

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    CAMBIO DI STAGIONE: 5 CONSIGLI PER AFFRONTARE AL MEGLIO I PRIMI FREDDI AUTUNNALI

    L’attenzione alla salute ha acquisito in questo anno un’importanza unica. L’arrivo dei primi freddi autunnali, nel pieno di una delle più grandi emergenze sanitarie degli ultimi anni, rappresenta un momento critico per tutti dal punto di vista psico-fisico.

    Pertanto, prevenire i malanni e trovare i giusti alleati per assicurarci la giusta carica di energia è più che mai fondamentale.

    Con il cambio di stagione, è opportuno seguire consigli nutrizionali. Inoltre, è necessario adottare qualche accorgimento mirato a supportare le difese immunitarie nella lotta a virus e batteri.

    Cinque semplici consigli pratici per proteggere il nostro sistema immunitario e affrontare il cambio di stagione con il piede giusto:

    1. Attenzione al riposo: per tutti noi il benessere inizia dal pieno di energie. Soprattutto i bambini hanno esigenze di maggiore riposo, pertanto dovrebbero dormire almeno 10 ore per notte. Per gli adulti, sono invece sufficienti circa 7-8 ore.

    2. Attenzione alle temperature: evitare di esporsi ai colpi d’aria e agli sbalzi di temperatura, nonchè avere l’accortezza di vestirsi usando un abbigliamento adatto. Questo ci aiuta a non stressare l’equilibrio termico del nostro organismo ed evitare di contrarre raffreddore, mal di gola e febbre.

    3. Mantenere buone abitudini alimentari. Per aiutare a rafforzare le difese immunitarie occorre partire da una sana alimentazione. A tavola non devono mai mancare le vitamine e i minerali contenuti nella frutta e nella verdura di stagione. Agrumi e kiwi sono ricchi di vitamina C e antiossidanti, zucca, carote e cavolfiori sono ottimi dispensatori di betacarotene contro le infezioni”.

    4. Mantenere un’ottima idratazione: anche l’acqua è fondamentale accanto a una dieta equilibrata, con particolare attenzione ai bambini, meno abituati a bere in modo regolare.

    5. Zinco e vitamina C aiutano ad affrontare le giornate a scuola o al lavoro con più forza ed energia. Anche la vitamina D è da sempre ottima alleata per l’inverno, essendo fondamentale per assicurare la giusta dose di calcio alle ossa e prevenire il rischio di malattie quali rachitismo, malformazioni ossee ed osteoporosi.

    Ed è bene ricordare come, accanto a una corretta nutrizione, l’integrazione possa supportarci nella nostra quotidianità.

    Gli integratori alimentari della linea Cortex Italia

    Gli integratori alimentari della linea Cortex Italia, tutti senza glutine e senza lattosio, sono supplementi pensati per integrare la dieta e mantenere il benessere dell’organismo in tutti i momenti dell’anno.

    LACTOINT DIECIMILA

    LACTOINT DIECIMILA è un integratore alimentare a base di enzima lattasi gastroprotetta, specifico per l’intolleranza al lattosio. Favorisce il processo digestivo del lattosio, riducendo il gonfiore addominale. Fra le sue componenti, oltre al coriandolo e la fibra d’acacia, annovera anche la Vitamina D3. Tale caratteristica lo rende un integratore unico nel suo genere e, quindi, molto più di un semplice contrasto per l’intolleranza al lattosio. Grazie alla Vitamina D in esso contenuta, una regolare assunzione di Lactoint Diecimila contribuisce al raggiungimento di normali livelli di calcio nel sangue e al mantenimento in salute delle ossa.

     

    ACTIBUTIR PLUS

    L’ideale per chi soffre di intestino irritato è ACTIBUTIR PLUSalimento a fini medici speciali (AFMS, per questo detraibile fiscalmente come spesa sanitaria) a base di acido butirrico e fermenti lattici viventi, specifico per colon irritabile e disbiosi. L’efficacia di Actibutir Plus nella normalizzazione dell’ecosistema intestinale, grazie alla sua potente azione ricostituente e sfiammante, è data dalla combinazione vincente di acido butirrico e Lactobacillus Acidophilus LA14 (saprofita intestinale). Tale associazione vincente contribuisce alla riduzione e prevenzione dei disturbi intestinali (flatulenza, gonfiore, alterazione dell’alvo), riequilibrando la flora batterica. E, come sempre più evidenziano gli studi scientifici, l’integrità della barriera intestinale è un fattore chiave per mantenere un buono stato di salute generale che, alla lunga, viene compromesso nel suo normale funzionamento dal persistere dei sintomi elencati. Difatti, la normalizzazione dell’alterata permeabilità intestinale (epitelio “poroso”) evita la penetrazione di sostanze nocive indesiderate al sistema immunitario.

     

    ANADEPIS

    ANADEPIScome dimostrato dallo studio del dott. Serpe, è un prodotto efficacissimo per il dimagrimento. Essendo un integratore alimentare 100% naturale, può essere utilizzato in abbinamento a qualsiasi dieta ipocalorica per ridurre il senso di fame e stimolare l’azione depurativa. Ma non solo: compie un’azione detox sul fegato e facilita la diuresi, migliorando il metabolismo dei lipidi e tutti i parametri metabolici (compreso il colesterolo cattivo). Assumendo regolarmente una compressa di Anadepis prima dei pasti principali (2/3 capsule al giorno), abbinando all’assunzione una dieta equilibrata e mantenendo un’attività fisica regolare (come, ad esempio, camminare a passo svelto quotidianamente per almeno 30 minuti), è possibile arrivare a perdere diversi chilogrammi in poche settimane.

     

    FRZ®ALOE ARBORESCENS

    Ultimo arrivato in casa Cortex Italia, FRZ®ALOE ARBORESCENS è il prodotto ideale per affrontare al meglio il cambio di stagione ed i primi freddi. Difatti, l’Aloe Arborescens garantisce al corpo umano uno spettro completo di fitonutrienti (sali minerali, vitamine, aminoacidi etc.) e proprietà nutraceutiche necessarie per supportare il benessere cellulare. Inoltre, purifica il sangue ed elimina le tossine dal nostro corpo. Così facendo, l’organismo si rigenera e conserva un ottimale stato di salute. Fra le sue molteplici proprietà, FRZ®ALOE ARBORESCENS può vantare un’efficace azione antivirale ed immunostimolante. Ciò lo rende assolutamente consigliato per rafforzare le difese immunitarie del nostro organismo che, in questo periodo, è maggiormente esposto all‘attacco di virus e agenti patogeni esterni. 

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    EVITARE IL LATTOSIO? SBAGLIATISSIMO!

    Senza lattosio non vuol dire necessariamente senza latte. , tantomeno, è sinonimo di cibo light. Indica semplicemente un alimento delattosato, ossia privato del lattosio.

    Cos’è il lattosio e perché continuare a mangiarlo

    Il lattosio è un tipo di zucchero presente nel latte e in altri prodotti caseari, che risulta difficile da digerire per un italiano su quattro. Ed è proprio questo il motivo per cui, chi ha difficoltà a digerirlo, tende ad evitarlo. Eppure, tanti esponenti della comunità scientifica sostengono che eliminarlo dalla propria dieta non sia la strada giusta.

    Difatti, a partire dai 6 anni, la stragrande maggioranza di persone subisce un graduale calo nella produzione di lattasi nell’intestino che espone al rischio d’intolleranza al lattosio. Tuttavia, anche se il consiglio più comune è quello di eliminare i latticini dal proprio regime alimentare in realtà, continuare a consumarli può aiutare a digerirlo meglio.

    I batteri nell’intestino, che si nutrono di latte, proliferano quando vengono regolarmente esposti ad esso. In altre parole: più consumerete lattosio, più aiuterete il sistema digestivo, gestendone la presenza attraverso i batteri. Ad esempio, le persone che bevono regolarmente latte hanno meno probabilità di avere sintomi, perché il loro microbioma si adatta al consumo di prodotti lattiero-caseari. Al contrario, evitare latticini diminuisce la popolazione intestinale di questi batteri, aggravando l’intolleranza.

    Pertanto, se bere un bicchiere di latte intero può essere difficile da gestire per l’intestino, alimenti come formaggio o yogurt (che contengono meno lattosio) possono essere consumati senza alcun sintomo. Quindi, è opportuno rieducare l’intestino al lattosio, integrandolo gradualmente nella dieta fino a quando non provocherà alcuna reazione. In quest’ottica, per chi è intollerante ricorrere ad un integratore alimentare (come Lactoint Diecimila) rappresenta una soluzione intelligente, poichè consente la digestione del lattosio senza alcun problema nè fastidio.

    Intolleranza, non allergia

    Tra l’altro, non è detto che tutte le reazioni attribuite al latte siano causate dal lattosio. Nonostante si faccia ancora confusione, intolleranza e allergia non sono la stessa cosa! Se la prima si riferisce all’incapacità dell’intestino di digerire correttamente un alimento o un nutriente, un’allergia comporta una reazione del sistema immunitario a quella sostanza intercettata come pericolosa. La differenza è sostanziale: se l’intolleranza si manifesta con gonfiore e mal di pancia, l’allergia comporta il rischio di uno shock anafilattico! 

    Evitare…di evitare!

    Attenzione ad evitare i latticini per moda. Molti studi scientifici, difatti, sostengono come rinunciare a determinati tipi di alimenti o nutrienti possa esporre al rischio di sviluppare una sensibilità. Evitando i latticini, dunque, c’è il rischio di divenire intolleranti, anche se prima non lo si era, perchè si altera il microbioma intestinale. Allo stesso modo, continuando ad evitare i latticini, coloro che hanno sviluppato un’intolleranza è molto probabile che continueranno a mantenerla.

    Il concetto può vale anche per altre sostanze, come il glutine ad esempio. Quindi, a meno che determinati alimenti proprio non piacciano, è meglio non evitarli e scongiurare inaspettati effetti collaterali.

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    FUMARE FA DIMAGRIRE?

    Tra le varie “scuse” che spesso i fumatori danno per giustificare il loro vizio, ce n’è una particolarmente utilizzata: il fumo “assicura” ai fumatori il controllo del peso. In molti sostengono, anzi, di non poter smettere di fumare per paura di ingrassare.

    Ma le cose stanno proprio così? Non proprio.

    FALSO

    Fumare non fa dimagrire. Questa falsa credenza è stata ampiamente smentita sia da sperimentazioni sul campo (su fumatori, ex fumatori e non fumatori), sia da test di laboratorio.

    Il fumo, tuttavia, dà l’impressione di controllare l’appetito, ma semplicemente perché la nicotina causa un “addormentamento” del senso del gusto e del’olfatto, non permettendoci di godere appieno del piacere del mangiare.

    Quando si compie una scelta importante come quella di smettere di fumare, specialmente se si è stati fumatori per tanti anni, entrano in gioco meccanismi psicologici che hanno a che vedere con il proprio modo di vivere la dipendenza dal tabacco. Non di rado, difatti, un ex-fumatore va alla ricerca di “compensazione”. Ossia: in assenza del “gesto” del fumare, più che del piacere ad esso legato, si rifugia molto più facilmente nel cibo, specie quello più dannoso per l’organismo (dolci, snack etc.). Ma, oltre alla “compensazione”, c’è un altro fattore.

    Smettere di fumare può comportare un aumento di peso poichè, di fatto, rallenta il metabolismo. Difatti, ci vogliono circa due mesi di pazienza perchè il metabolismo si riadatti alle nuove condizioni. Per questo, è estremamente probabile che gli ex fumatori mangino semplicemente più di prima.

    AL CONTRARIO

    Negli ultimi anni è stato dimostrato l’inverso, ossia che i tabagisti sviluppano una resistenza maggiore all’insulina. Questo significa che probabilmente fumare non solo non aiuta a dimagrire, ma fa addirittura ingrassare, aumentando particolarmente i danni provocati dagli alimenti dolci e zuccherini.

    Non tutti, comunque, prendono qualche chilo: nella prima fase è infatti sufficiente fare attenzione a quanto e che cosa si mangia. Può essere molto utile svolgere un po’ di esercizio fisico supplementare, che aiuta non poco nel gestire le crisi di astinenza.

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    LE 8 REGOLE PER TORNARE IN FORMA DOPO LE VACANZE

    Durante le vacanze estive capita spesso di esagerare a tavola. Aperitivi, grigliate, cene, spuntini calorici a base di gelati, dolci, pizzette…e si ritorna a casa con qualche chilo in più. In questi casi, qual’è il miglior modo per tornare in forma in poco tempo? Una volta tornati in città è importante riprendere i ritmi della vita di tutti i giorni e ritornare a darsi delle regole, anche a tavola, per eliminare i chili di troppo e depurare l’organismo. Non si tratta di fare grandi rinunce, ma basterà ripristinare le buone abitudini e abbinarle ad una dieta equilibrata e del sano movimento fisico. Ecco un elenco di 8 semplici regole da seguire, che vi consentiranno di disintossicare il corpo dalle tossine in eccesso e sentirvi nuovamente leggeri!

     

    1. Fissate obiettivi raggiungibili per perdere peso in modo graduale e duraturo

    Per perdere peso in modo graduale e duraturo fissatevi degli obiettivi raggiugibili: non più di 1 chilo a settimana, ad esempio. Evitate quindi le diete drastiche o quelle che promettono un dimagrimento veloce perché il risultato durerà poco e rimetterete in breve tempo tutti i chili persi. Seguire una dieta sana e disintossicante vi farà sgonfiare già dalla prima settimana in quanto comincerete a perdere i liquidi in eccesso.

     

    2. Risvegliate il metabolismo fin dal mattino e concedetevi una ricca e sana colazione

    Già dal risveglio è importante mettere in moto il metabolismo: prendete un cucchiaino di olio extra vergine di oliva appena svegli e a digiuno, disintossicherete l’organismo favorendo anche le funzioni intestinali. In alternativa bevete un bicchiere di acqua tiepida con il succo di mezzo limone. Dopo concedetevi una sana e ricca colazione a base di cereali integrali, latte o yogurt, un frutto oppure 2 fette biscottate integrali con un po’ di marmellata e un succo di frutta senza zucchero, o una bicchiere di latte vegetale (di soia, riso o avena).

     

    3. Spezzate la fame con dei sani spuntini

    Tra i pasti principali concedetevi sempre spuntino e merenda ma non scegliete pizzette o dolci, ma preferite cibi sani e con alto potere saziante come una manciata di mandorle, che aiutano anche la concentrazione, una banana o della frutta di stagione, yogurt, barrette di cereali integrali. Potete concedervi un gelato, a patto che sia alla frutta!

     

    4. A pranzo e a cena moderate la quantità di carboidrati e riducete il condimento

    A pranzo e a cena limitate la quantità di carboidrati e moderate l’uso del condimento. Usate al massimo due o tre cucchiai di olio extravergine d’oliva al giorno. Per condire le verdure e l’insalata preferite l’aceto e il succo di limone. Inoltre, limitate l’uso di sale, che favorisce la ritenzione idrica, e sostituitelo con le spezie e le erbe aromatiche. Per favorire la perdita di peso in modo sano e graduale, a pranzo consumate un piatto di pasta o di riso. Meglio se sono integrali, che aumentano il senso di sazietà, e abbinati con verdure fresche. Per la cena preferite il consumo di carne bianca o pesce per assicurarvi il giusto apporto di proteine magre e grassi buoni. Accompagnateli con un contorno di insalata mista o verdure fresche. Bene anche i formaggi magri un paio di volte a settimana, sempre abbinati a verdure crude o cotte, meglio se al vapore.

    5. Tisane rilassanti per riposare bene e drenare i liquidi in eccesso

    Dopo cena concedetevi una tisana. Optate per quelle a base di finocchio e liquirizia per favorire la digestione e drenare i liquidi in eccesso, oppure scegliete quella alla malva per favorire il giusto riposo. Cercate di dormire dalle 6 alle 8 ore a notte, andando a letto sempre alla stessa ora e svegliandovi presto al mattino. Ciò sarà utile per recuperare i ritmi della vita di tutti i giorni e ritrovare la forma.

     

    6. Concedetevi qualche strappo alla regola per favorire il buonumore

    Ogni tanto però è importante concedersi qualche strappo alla regola che fa anche bene all’umore. Ad esempio due pasti liberi a settimana, magari nel week end. Vi sentirete meno costretti e più sereni, senza però compromettere la dieta. Come comportarsi invece se ricevete un invito a cena durante la dieta? In questi casi scegliete cibi leggeri e mangiate un terzo in meno delle porzioni che consumate abitualmente.

     

    7. Riducete il consumo di alcol e caffè e bevete tanta acqua per disintossicare l’organismo

    Almeno per un paio di settimane dopo le vacanze riducete il consumo di alcool e caffè. Così facendo disintossicherete l’organismo dalle tossine in eccesso e sgonfierete la pancia. Cercate poi di eliminare del tutto le bevande gassate, ricche di zuccheri. In questo modo potrete raddoppiare la perdita di peso, seguendo un’alimentazione sana e bilanciata. Idratate l’organismo bevendo almeno 1,5 litri di acqua al giorno, integrando anche con tè verde o succo di pompelmo rosa senza zucchero.

     

    8. Svolgete regolare attività fisica

    Fare movimento è un altro tassello fondamentale per ritornare in forma dopo le vacanze. Se non volete ancora ritornare in palestra, fate una passeggiata a passo svelto per almeno 40 minuti. Se siete allenati, fate una leggera corsetta, in questo modo vi sentirete da subito più leggeri e scattanti. Una volta riprese le abituali attività sportive, svolgetele con regolarità almeno 3 volte a settimana. Così fortificherete i muscoli e ritroverete la forma in poco tempo.

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    INTOLLERANZA AL LATTOSIO: NON E’ SOLO UNA QUESTIONE GENETICA

    L’intolleranza al lattosio non è un problema figlio dei nostri tempi. Difatti, la problematica esisteva già 7.000 anni fa, quando cominciava a delinearsi una differenza di consumi (e di tolleranza) tuttora evidente tra Nord e Sud del continente europeo. È la conclusione cui è giunta una recente ricerca, pubblicata su Nature Communications da un’équipe internazionale. Per valutare la diffusione dei latticini nel versante atlantico dell’Europa, gli studiosi hanno analizzato i resti di grassi trovati in recipienti di ceramica utilizzati tra 7.500 e 5.500 anni fa da agricoltori e allevatori della costa atlantica. Hanno quindi appurato che il consumo era limitato in Spagna e Portogallo, ma molto più sostenuto nelle isole britanniche: qui, oltre l’80% dei frammenti analizzati conteneva tracce di latticini.

    All’epoca il latte era tra gli alimenti da poco introdotti in seguito alla domesticazione di mucche, soprattutto a Nord, e di pecore e capre. All’inizio la cosa non fu semplice perché l’organismo degli adulti non era in grado di digerirlo. Fu necessario un processo di adattamento, tanto più obbligato nelle zone con clima freddo e minor disponibilità alimentare, come era appunto il Nord Europa.

    NELLE ZONE SETTENTRIONALI DI EUROPA E AMERICA L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO E’ BASSA

    Questa ricerca aiuta a comprendere la differenza di tolleranza tra le aree settentrionali e meridionali, una differenza evidente ancora oggi in Italia che, da parte sua, è un po’ uno spaccato delle diverse latitudini europee: si passa infatti dalle zone alpine e del Nord Italia in genere, nelle quali è più radicato l’allevamento dei bovini e la tolleranza al latte è abbastanza diffusa, alle zone meridionali dove la tradizione ruota maggiormente intorno a pecore e capre e la tolleranza è ridotta. Secondo quanto riportato dall’Aili (Associazione italiana latto-intolleranti), la problematica viene stimata a livello nazionale intorno al 50% (percentuale che comprende anche soggetti asintomatici), con un’incidenza variabile in base alle zone e comunque molto superiore al Sud e nelle isole.

    I RISULTATI DELLO STUDIO

    Lo studio su Nature Communications evidenzia l’effetto storico-culturale, che vede un’alta prevalenza del sistema lattasi quale risultato di un processo dipendente dal latte come principale fonte alimentare, soprattutto in periodo di carestie.>> sottolinea Antonella Muraro, responsabile del Centro Allergie Alimentari della Regione Veneto. Un processo che tuttora mostra differenze notevoli tra diverse aree del mondo. <<Nelle zone settentrionali di Europa e America l’intolleranza al lattosio è bassa. Nel bacino mediterraneo si aggira sul 40%, mentre alle latitudini meridionali di America, Africa e Asia gli intolleranti sono il 60-90%, perfino il 100%”. Essere più o meno tolleranti ai latticini non è quindi una questione genetica, quanto piuttosto una selezione sulla base di quello che offre l’ambiente.>>

    NEL 70% DELLA POPOLAZIONE NON PERSISTE L’ENZIMA LATTASI

    <<Il colostro è ricchissimo di lattosio, perciò la lattasi nella mucosa intestinale è al massimo a un mese dalla nascita.>> spiega la prof. Muraro. <<Poi c’è un calo continuo. Il tempo di declino varia in base all’etnia; cinesi e giapponesi perdono l’80-90% dopo lo svezzamento, nei primi 3-4 anni di età. Ebrei e asiatici hanno un calo nell’adolescenza, mentre per i nordeuropei la lattasi arriva ai minimi intorno ai 20 anni. Nel 70% della popolazione non persiste l’enzima lattasi.>> Ciò non toglie che ci possa essere una tolleranza nel consumo di latticini, specifica l’esperta. <<La popolazione è infatti già stabilizzata su livelli minimi di consumo.>> Oltre questi limiti, variabili da un individuo all’altro, possono sorgere problemi.

    COME RICONOSCERE SE SI E’ INTOLLERANTI AL LATTOSIO

    Coloro che hanno reazioni indesiderate ai latticini, come gonfiore addominale e diarrea (o al contrario stipsi ostinata, fa notare la specialista), possono sempre tornare a mangiare moderatamente i latticini, ma molto dipende dalla gravità dell’intolleranza, che si valuta con lo specifico Breath Test<<E’ fondamentale che il Breath Test sia molto affidabile ed in grado di ridurre i falsi negativi. L’affidabilità del test è cruciale anche per limitare il rischio di una diagnosi sbagliata, che fa magari passare inosservata un’altra malattia.>>

    COME RIMEDIARE ALL’INTOLLERANZA AL LATTOSIO

    L’intolleranza non è uguale per tutti, ma varia a seconda del soggetto. Quella congenita al lattosio è rarissima e comporta l’assoluta esclusione dei latticini. Al di fuori di questa, nella stragrande maggioranza dei casi si distinguono due forme. <<Quella primaria, che dipende da un deficit di lattasi per declino fisiologico>>. In questo caso è possibile assumere latticini in quantità variabili a seconda del soggetto. Più frequente, e reversibile, è invece la forma secondaria<<Questa è dovuta a un danno della mucosa intestinale per cause diverse: per esempio infezione da parassiti, eccesso di antibiotici, gastriti, morbo di Crohn>>. Risolvendo il problema intestinale, si può quindi recuperare la tolleranza, comunque variabile a seconda dell’individuo. In ogni caso, è comunque possibile ricorrere ad integratori alimentari specifici, come LACTOINT DIECIMILA, in grado di favorire il processo digestivo del lattosio e ridurre il gonfiore addominale.

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    COME AVERE UN RAPPORTO SERENO CON IL CIBO DURANTE LE VACANZE

    Durante l’anno il nostro rapporto con l’alimentazione può trascinarci, per tutta una serie di fattori, in una spirale di eccessi, sia in termini di concessioni che di rinunce. Ma, almeno durante le vacanze, è possibile riuscire ad avere un rapporto sereno ed equilibrato con il cibo?

    IL CIBO NON E’ SOLO NUTRIMENTO

    Secondo Francesca Finelli, Biologa Nutrizionista, Specialista nei disturbi del Comportamento Alimentare e Nutrizionista presso U.O. Pediatria A.O.S.G.Moscati di Avellino, il cibo è fondamentalmente una questione di identità e autocontrollo.

    <<Il rapporto degli esseri umani con il cibo è legato al nutrimento come forma indispensabile di sopravvivenza. Ma lo è anche in relazione all’identità di ciascuno di noi, alla propria cultura, alla crescita relazionale, a quell’ identità che si porta spesso dietro altri vissuti. Tuttavia, assistiamo ad un’attenzione eccessiva all’alimentazione, al controllo, al senso di colpa e alla mancata accettazione del proprio corpo, a ciò che può essere vissuto come “il diverso” (troppo grasso, troppo magro, ecc.). Il connubio tra cibo e identità è fondamentale, e in molti casi è l’espressione di una forma di legame, che a volte tramuta la nostra relazione con il mangiare su di un livello pieno di doveri, con regole, obblighi, schematismi e imposizioni spesso al limite dell’impossibile.>>

    IL CIBO COME ELEMENTO DI CONTROLLO

    Secondo la Dott.ssa Finelli <<Viviamo in una società dove il cibo è diventato un elemento di controllo, associato ad uno specifico giorno della settimana o ad uno specifico momento della giornata. Ad esempio: la pasta o i famosi carboidrati si possono mangiare solo a pranzo e mai a cena, il dolce è da preferire la domenica e mai il mercoledì, la pizza solo il sabato evitando l’incontro settimanale del lunedì con le amiche, oppure la frutta secca o le proteine solo dopo l’allenamento ecc. In questo schematismo quasi “imposto”, si perde la spontaneità di gustare un cibo quando davvero lo desideriamo, lasciando spazio costantemente al controllo, alla preoccupazione, alla tensione emotiva e non ai desideri, all’ascolto di “se stessi” e della propria “identità”.>>

    IL CONDIZIONAMENTO DEI MASS-MEDIA

    Secondo la Dott.ssa Finelli <<Contribuisce a questo aspetto il mondo della pubblicità e dei social, che amplificano a dismisura un concetto “diverso” di identità. Ci sono donne che mangiano solo crusca per mantenere la pancia piatta, ma anche uomini che mangiano esclusivamente barrette energetiche per affrontare la dura giornata lavorativa. Coppie che si incontrano davanti a cibi precotti e bambini che sviluppano la relazione con il cibo attraverso merendine. Sono proprio questi comportamenti legati all’omologazione e alle mode a creare stress e senso di colpa verso il cibo, soprattutto quello buono.>>

    IL RISCHIO DI DISTURBI ALIMENTARI

    <<Tutto ciò che sfocia nel controllo ossessivo del proprio peso, può diventare un’attenzione eccessiva anche verso il peso dell’altro. Una forma di controllo sociale e di competizione, che fa perdere l’accettazione delle proprie forme corporee e della propria identità legata alla costituzione. Non è un caso che tra i disturbi del comportamento alimentare si annovera l’ortoressia (dal greco “orthos” – “sano”, “corret – to” e “orexis” – “fame”, “appetito”) ovvero l’eccessiva attenzione alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche. Qualunque alimento che viene ingerito diventa fonte di ansia, attenzione, pericolo. Ma non deve assolutamente essere così!>>

    CONCLUSIONE: IN VACANZA “CONCEDITI QUALCOSA” IN TRANQUILLITA’!

    In conclusione, questi condizionamenti sono alla base di una frattura sempre più profonda tra cibo e gusto. Il rischio più grande è quello di perdere un ingrediente fondamentale del nutrimento, ovvero il piacere legato al desiderio. Proprio per questo, è importante non avvertire pesi psicologici e vivere il rapporto con il cibo con tranquillità!

    Ovviamente, essendo in vacanza, è anche bene ricordare che rilassarsi dovrebbe essere l’imperativo. Quindi, è l’occasione giusta per concedersi qualcosa di diverso dal solito. Se siamo intolleranti al lattosio, ad esempio, con Lactoint Diecimila non dovremo rinunciare al piacere del gelato o di una buona pizza! E, anche se abbiamo fatto sacrifici seguendo una dieta rigida, qualche strappo a tavola è lecito! Ciò farà bene sia al nostro metabolismo che al nostro umore! Oltretutto, utilizzando con costanza Anadepis anche in questo periodo, eviteremo il rischio di abbuffate a cui si va spesso incontro quando ci si priva troppo di determinati alimenti.

    E se, nonostante tutto, si prende qualche chilo? Niente paura, una volta a casa basterà tornare a mangiare in modo sano ed equilibrato (quindi no alle diete punitive!) e, con po’ di attività fisica, sentirsi in forma più che mai!

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    INTOLLERANZA LATTOSIO: SFATIAMO ALCUNI MITI!

    Ebbene si: latte e derivati, ricchi di vitamine e proteine, possono essere consumati regolarmente (ma con accortezza) anche da chi soffre di intolleranza al lattosio!

    Se sei fra coloro che soffrono di intolleranza al lattosio, molto probabilmente avrai timore di inserire latte e derivati nella tua tabella alimentare. Eppure, gli esperti concordano sul fatto che non dovresti assolutamente rinunciarci! Ma come è possibile che un’intollerante al lattosio possa mangiare prodotti a base di latte e derivati? Procediamo per step.

    Secondo il professor Luca Piretta (gastroenterologo, nutrizionista e docente dell’Università Campus Biomedico a Roma) è innanzitutto necessario consultare un medico specialista per comprendere l’entità del problema ed eseguire una diagnosi corretta.

    Difatti, l’intolleranza al lattosio è causata da un deficit dell’enzima lattasi che consente al nostro organismo di scindere le due molecole di cui è composto il lattosio (glucosio e galattosio), permettendone la corretta digestione e, di conseguenza, l’assorbimento. Se questo processo non avviene, dovremo fare i conti con gonfiori e dolori addominali, diarrea e, in rari casi, anche stipsi.

    Inoltre, è necessario fare chiarezza e sfatare alcuni luoghi comuni sull’argomento.

    INTOLLERANZA AL LATTOSIO: VERO o FALSO?

    • L’intolleranza al lattosio è un disturbo che può comparire a qualsiasi età? Vero! In Italia, come in altri Paesi del bacino del Mediterraneo, si stima che una persona su tre soffra di carenza dell’enzima lattasi. Tale carenza tende a peggiorare con il passare degli anni per la predisposizione genetica di molti individui.
    • L’intolleranza al lattosio è un problema permanente? Falso! Se siamo affetti da gastroenterite, è possibile che l’enzima lattasi, posizionato sulla parte più superficiale della parete intestinale, venga a mancare solo in maniera transitoria per colpa della diarrea.
    • Esiste un modo per comprendere la propria personale soglia di tolleranza? Vero! Esiste un test per comprendere la nostra personale soglia di intolleranza. Si chiama Breath test (o test del respiro) e prende in considerazione una dose di 20 grammi di lattosio. Tale quantità è decisamente superiore rispetto a uno yogurt che ne contiene tre grammi o addirittura a formaggi freschi, come la mozzarella, che ne contano cinque o sei grammi. È importante che il test esamini anche l’eventuale comparsa contemporanea dei sintomi, altrimenti si rischia di valutare soltanto il malassorbimento e non l’intolleranza.
    • L’intolleranza al lattosio provoca carenza di calcio? Falso! Essere intolleranti al lattosio non provoca carenza di calcio. Una diminuzione del calcio potrebbe essere dovuta a una totale astinenza dal latte e/o formaggi. Proprio per questo, un’alimentazione che escluda totalmente i prodotti derivanti dal latte è da ritenere comportamento decisamente poco consapevole.
    • Un intollerante ha il divieto assoluto di mangiare prodotti a base di latte e derivati? Assolutamente Falso! Il latte è un alimento essenziale nella nostra dieta che non deve essere bandito. Una volta stabilita la soglia di tolleranza (specifica per ogni persona), è spesso possibile gustare anche un bicchiere di latte oppure i latticini. Senza dimenticare che i formaggi stagionati, come grana, parmigiano, fontina e gorgonzola, non contengono lattosio. Inoltre, perchè rinunciare quando si può ricorrere all’integrazione enzimatica?

     

    NON RINUNCIARE: SCEGLI LACTOINT DIECIMILA!

    LACTOINT DIECIMILA e le sue capsule di enzima lattasi rappresentano la soluzione ideale per poter gustare tranquillamente tutti i prodotti derivanti dal latte, senza per questo rinunciare alla loro bontà originale! Lactoint Diecimila, difatti, è costituito da probiotici che influiscono positivamente sulla composizione della flora intestinale, facendo in modo che quest’ultima, anziché far fermentare il lattosio, possa digerirlo meglio. Inoltre, grazie alla gastroprotezione, tutta la quantità dell’enzima lattasi contenuto in Lactoint resiste ai succhi gastrici ed arriva integra nel tratto duodenale dell’intestino, evitando ogni possibile fastidio digestivo!

    Le capsule di LACTOINT DIECIMILA, contenenti estratti vegetali e Vitamina Daiutano l’organismo a digerire fino a 21 gr di lattosio!

    Non rinunciare a nulla di ciò che ti piace! Con Lactoint Diecimila, sederti a tavola resterà sempre un gran piacere!

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